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La mia prima esperienza cubana

mi.piace.il.blu - 07/11/2005

 

Eccomi qua… vi racconto la mia esperienza cubana, così in qualche modo mi presento, visto che non l’ho ancora fatto. A settembre, per una serie di circostanze fortuite, mi ritrovo a dover organizzare le vacanze all’ultimo minuto, e per giunta da sola. Non mi è mai piaciuto fare la classica vacanza solo mare, almeno qualcosa di nuovo voglio sempre vederlo. Anche se l’idea di aggregarmi ad un viaggio organizzato non mi affascina più di tanto, dopo un po’ di crisi per la scelta della meta (ma chissà perché i posti in cui voglio andare sono sempre quelli più cari!), trovo un’offerta last minute su Cuba, prevede una settimana di tour + una di mare. Il prezzo è discreto, e Cuba era già un po’ di anni che l’avevo in mente. Forse è la volta buona.

In un batter d’occhio mi ritrovo su un volo per Holguin. In aeroporto noto tante cubane con valigione enormi che mi chiedono (visto che il mio bagaglio è ridotto all’osso) se proseguo per l’ Habana in modo tale da poter suddividere il peso dei bagagli, purtroppo per loro io scendo prima. E mi dico “E per la miseria… che mai si saranno portate?!” Prima di partire avevo cercato di informarmi il più possibile, ma visto il poco tempo a disposizione non avevo certo spulciato tutti i forum come invece ho fatto al mio ritorno, quindi “certe cose” mi erano sfuggite… Comunque… il tour prevede (in una settimana!!!) Santiago, Camaguey,Trinidad, Cienfuegos, Santa Clara, l’ Habana e una settimana di meritato relax a Varadero. Il volo fila liscio… anche se durante l’atterraggio abbiamo beccato una tempesta da far rizzare i capelli a tutti quanti. Alla dogana mi fanno aprire il bagaglio a mano perché scambiano la macchina fotografica digitale per un lettore dvd (!). Conosco il gruppo… ma come sono felice, passerò 15 giorni con 5 coppie in viaggio di nozze! “Una libidine”, mi dico! La guida è una donna, che mi fa subito incavolare perché mi dà del lei e mi chiama signora, affidandomi, per giunta, l’onere di tenere la cassa per le future mance alle guide locali. Me la sarei mangiata! (più che altro per il “signora”, ma ormai l’età avanza, quindi mi sa che dovrò farci l’abitudine, e comunque alla fine del tour ci siamo salutate con un abbraccio interminabile e le lacrime agli occhi, forse perché l’ho tempestata di domande sullo stile di vita cubano). Comunque… non divaghiamo. Tralascio dal raccontarvi il fascino e l’atmosfera che si respirano a Santiago e Trinidad, la bellezza di Camaguey e di Cienfuegos… Ovvio, il mio era un tour de force stile giapponese, sicuramente mi sono persa molto, ma quel poco che ho visto e vissuto in ognuno di questi luoghi non lo posso certo dimenticare. Le città che mi hanno colpito maggiormente sono Santiago e Trinidad (siiiiii… forse…. è superfluo dirlo!).

Appena potevo abbandonavo il gruppo e vagabondavo da sola, forse un po’ incoscientemente, ma non mi è accaduto nulla di brutto, e comunque sono piuttosto prudente. Grazie alla mia innata curiosità, abbiamo assistito ad un “rito” di santeria". Non so se sia giusto chiamarlo così, passatemi il termine forse poco azzeccato. Eravamo a Trinidad, io ed altre due coppie (gli altri avevano preferito la piscina dell ‘albergo… a Trinidad!!!! Roba de matti!). Passeggiando sento dei tamburi. Musica africana, non tipicamente caraibica. La musica per me è come il richiamo della foresta… non riesco a non fermarmi (questo è un altro dei motivi per cui Cuba mi è piaciuta tanto). Guardo dalle grate della porta della casa, e vedo, in fondo ad un cortiletto, delle persone che danzano. Ancora… non danze caraibiche, ma tipicamente africane (credo). Mi vedono, e fanno cenno di entrare. Un po’ titubanti i miei compagni, un po’ meno io, ci addentriamo… Insomma, per farla breve, abbiamo trovato un capretto in fase di “svisceramento”, in un angolo la testa del capretto (ormai passato miglior vita, ovviamente) e, dulcis in fundo, un signore “in trance”. Abbiamo domandato (ehm… con un spagnolo mooooolto italianizzato) a cosa fosse dovuto tutto l’ambaradan e ci è stato risposto che era una “festa” per la salute di una signora, che, presumibilmente, era l’anziana a letto che avevamo visto quando siamo entrati in casa. Probabilmente raccontata non rende molto … ma essere lì, con i tamburi, i canti, le danze… bè…questa esperienza è durata pochissimo, ce ne siamo andati quasi subito, ma mi ha colpito molto. A Trinidad abbiamo girovagato tutto il pomeriggio, con svariate soste alla casa della trova e in un altro posto di cui non ricordo il nome (qualcosa che aveva a che fare col congo???????? Qualcuno me lo sa dire?). In quest’ultimo locale ho scattato quella che ritengo una delle foto più belle di tutta la mia vita -bè mica sono una vera fotografa eh!- Mi piacerebbe postarla, ma non so come fare).

Comunque… vado oltre altrimenti ne esce un romanzo. I flash di viaggio non sono in ordine cronologico, sto scrivendo a ruota libera man mano che mi vengono in mente le cose.

A Camaguey: è’ quasi ora di cena, ed io, non essendo, IO, in viaggio di nozze… mi sbrigo prima degli altri… Ho un’oretta di “tempo libero” prima di incontrarmi col resto del gruppo, quindi, anche se piove ed ormai è buio, decido di uscire comunque. Hi hi hi… è la festa del CdR, quindi mi ritrovo per le strade di Camaguey, mooolto buie, mentre la gente allestisce la festa, ovvero tutti quanti che cucinano per strada mentre la musica suona a palla. Grandi pentoloni sopra i fuochi che illuminano così le vie, per cuocerci un piatto tipico di cui non ricordo il nome. Dopo cena ci trascino altri due compagni di viaggio, ed i cubani non disdegnano affatto due chiacchiere con noi, non mancando di offrirci da bere un qualcosa che più che rhum sembrava grappa! Ricordo ancora una conversazione assurda avuta con un anziano che orami doveva aver bevuto parecchio. Parlavamo di Napoli (io sono di Milano…) e della Fiat. Non so cosa ci dicevamo… però ci capivamo! A Ciefuegos tentiamo (io ed ormai l’inseparabile coppia curiosa quanto me) di cenare con l’aragosta, ma nei vari paladar, all’ultimo minuto, non se ne trovano. Poi scopro che è illegale… Ricordo, a Cienfuegos, un cielo nero come non avevo mai visto. Si temeva l’arrivo di un uragano, Stan era alle porte, per fortuna ci ha risparmiato. Purtroppo dell’Habana non posso dire molto, la prima sera ci siamo avventurati lungo il Malecon, ma ho visto solo un gran buio pesto, la seconda sera eravamo stravolti dalla stanchezza e dall’acqua che avevamo preso durante il giorno. Oltre al classico giro veloce per il centro Habana fatto con gli altri, quando la guida ci ha “abbandonati”, me ne sono andata in Callejon de Hammel. La guida mi aveva detto che lì avrei trovato musica afro cubana. Di musica manco l’ombra, a parte qualche bongo, ma è un posto molto carino perché le case sono interamente ricoperte di murales in stile africano. Ho anche conosciuto il tipo che ha creato tutto ciò… molto fuori di testa, e non ho capito un gran che di quello che mi ha raccontato

Passiamo ora alla settimana ”di mare”. Ehm. I primi due giorni due giorni passano via lisci, quasi mi annoio. Il terzo giorno abbiamo un’escursione organizzata, snorkelin e visita guidata a Varadero. La cosa non mi entusiasma più tanto, ma piuttosto che restare nell’hotel ci vado. Ehm. Carino il tipo che ci fa da guida. Al solito, il pomeriggio, piove, ma chi se ne frega. Il tipo mi invita, in sequenza, prima a fare il bagno dove c’è la casa di Al Capone, ed io, lì, mica ci ho fatto caso. Poi mi invita a cena per la sera stessa. Allora qualche dubbio mi viene. E vabbè… mica posso rifiutare un incontro ravvicinato con un autocnono! Mi porta a cena in un posto carinissimo all’interno del parco Josone (mi pare si chiami così). Veramente ero un po’ imbarazzata (cioè, molto) durante la scelta del menù. Quando vede che scelgo la portata più economica mi fa presente che avendomi invitato lui posso prendere ciò che voglio. L’imbarazzo aumenta, anche perché, pur essendo poco informata, sapevo che lì non è che navigassero nell’oro. Comunque avrò modo di sdebitarmi nei giorni seguenti. Sparisco dall’hotel e passo i giorni seguenti in casa di una coppia di suoi amici sulla cinquantina. Alcune cose non mi sono chiare, una di queste è: perché una mattina mi sveglio e trovo in sala la padrona di casa che dorme beatamente su un materasso messo a terra, abbracciata ad un uomo che non è suo marito? O forse l’uomo che mi è stato presentato come “l‘uomo di casa” (per altro poco presente, devo dire) non era suo marito? Ho preferito non indagare. Una mattina mi sveglio sentendo delle urla e dei forti battiti alla porta della stanza in cui dormivamo. Azz… sento odore di bruciato. A momenti si andava a fuoco. La causa? Un corto circuito dato dal fatto che qualcuno non aveva spento la luce prima di chiudere l’acqua calda della doccia! Non chiedetemi perché o percome, così è! Ho anche avuto modo di assistere allo scempio degli ottimi spaghetti al pomodoro da me cucinati solo con uno spicchiettino d’aglio ed olio di semi, tagliuzzati in mille pezzi… quando ho visto avevo l’espressione di un cocker. Credo siano stati i giorni più belli della mia vacanza cubana. Ora però vi chiedo una cosa…Io non sapevo del fatto che se beccano un cittadino cubano con un turista potrebbero essere cavoli amari, ne’ sapevo che fosse proibitissimo ospitare stranieri in casa propria. Io non mi sono nascosta… la mia storia l’ho vissuta alla luce del sole, passeggiando mano nella mano ed frequentando notte e giorno quella casa. Non so… anche lui mi sembrava più che tranquillo. Forse a Varadero è diverso? Ora… non so cosa succederà. Sicuramente non mi illudo che possa nascere qualcosa di “serio”. Il dubbio che tutto sia accaduto solo perché “sono una turista” (soprattutto dopo aver letto le esperienze di altri) mi resta, ma finora lui non mi ha mai chiesto nulla, proprio niente… Per ora gli sms sono tanti ed il mutuo in banca per le telefonate l’ho già chiesto.Si vedrà. Credo che tornerò a Cuba, e non solo a Varadero.

Spero di non avervi tediato… avrei ancora tantissime considerazioni da fare, soprattutto in merito alla marea di contraddizioni che ho riscontrato in quel meraviglioso paese, ma mi pare di aver già scritto troppo.

http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4506&idd=4551

 

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