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Una giornata (di pesca) buttataGiordaloco - 20.03.2005 Per gli unici due quasi pescatori del forum e per tutti gli altri che vogliono ridere un poco. ------------------------------ Sto magnificamente, dopo una cena a base di cernia asada, spaparanzato su una sdraio con un porchito tra i piedi, qualche pollo che si contende le briciole e un bicchiere di rum in mano. L'amico cubano, che sta giocando a domino più in la, mi domanda se domani sono libero, Aiaaaa!!! Sono sicuro che partirà con la solita richiesta (cubana /a chi ha la macchina) "mi porti da mio fratello?"; quasi sempre questi parenti stanno a centinaia di chilometri di distanza. Capisce al volo, dal mio sopracilio alzato, che non è facile fregarmi e allora aggiusta il tiro: pesca gamberi e se gli diamo la benzina ci porta fuori a pesca, le esche le mette lui. Sono allettato, non è facile a Cuba uscire in barca al di fuori del carissimo circuito turistico, Dove è ? : vicino a Las Tunas !!! Orco !! Sono più di 300 chilometri. Insiste, è un pescatore, conosce i posti, ci sono cubere giganti; anche sapendo dell'abitudine locale di descrivere un moschino come un'aquila sono interessato; continua : al limite ci portiamo a casa una cassa di gamberi e qualche aragosta; tentenno poi ci casco, ci casco con sandali e tutto : Va bene !!!: Le tre di notte. bisogna essere la presto per pescare, una nebbia che nemmeno sul Po si è mai vista, carico l'amico, la moglie (sua), la zia (pure) e ingaggio una lotta furibonda per impedire l'accesso all'auto a mezzo paese che vuole partire con noi. Un viaggio allucinante, nebbia, umido al 118%, musica al massimo volume (non possono farne a meno) buche pazzesche, carretti, biciclette, trattori e cavalli ( se ne abbatti uno rischi 10 anni di galera), tutti regolarmente senza luci; ma finalmente alle prime avvisaglie del giorno siamo vicini. Non ci si può presentare senza niente, per cui ci fermiamo a un negozietto ??? ( ci vorrebbe un libro solo per descriverlo) : quattro bottiglie di rum, una cassa di birra, salcicce (perro caliente), pane, formaggio, due stecche di sigarette e acqua per me. Tutto tassativamente a mie spese ( lo Yuma di turno ) e per fortuna non sono cose per turisti ma locali e me la cavo più o meno con l'equivalente di mezza stecca di sigarette qui da noi. Arriviamo, baci, abbracci, un goccio di rum per terra (par los santos) è la tradizione, e in meno di dieci minuti sono quasi tutti sbronzi. E la pesca ? A malincuore, visto che non vogliono separarsi dalla bebida (se la portano appresso), andiamo alla barca: una cosa strana molto più lunga che larga (forse 7x1,5), fondo piatto e fiancate non più alte di cinquanta centimetri; al centro una massa di ruggine, identificarla è impossibile, capire da dove possa essere stata tolta pure; girando un volano la cosa parte, col suo solo pistone sputa fumo da tutte le parti ciucciando benzina da una bottiglia di ex acqua minerale appesa sopra, il rumore è assordante. In mare con una cosa simile ? Sono pazzi !!! Non c'è niente da fare, cinque o sei alcolizzati mi spingono a bordo, saltano dentro e viaaaa ...... Aggrappato al bordo mi aspetto la replica del Titanic ma non succede, il mare è calmo, la barca regge, si calano le lenze e si traina : un tubo !! ( tra l'altro si sgotta parecchio, filtra acqua dal fondo). Tra un sorso e l'altro realizzano che i pesci sono in vacanza o a Miami e allora puntano a un gruppo di isolette con mangrovie e si ancorano; va già meglio : qualche cuberita e qualche pargo si lasciano attrarre dai gamberetti, niente di eccezionale, roba che non arriva al chilo, le tanto rinomate maxi cubere da 15/20 chili se ne stanno ben imboscate sempre che ci siano mai state. Ora di pranzo, all'ombra dei mangles, staccando dalle stesse un tipo di ostrica e ingurgitandole con pane, salciccia ,formaggio le innaffiano abbondantemente con birra o rum secondo gusti e preferenze ; si passa un paio di ore parlando di quello che dovrebbe esserci ma non c'è. Dopo la pausa picnic/ostrico/alcolica decidono per un fiume e iniziano a risalire zizzagando; non so se perché il capitano è fuori o perché stia evitando i bassi fondali, l'unico che potrebbe saperlo è uno dei tanti santi locali coi quali hanno condiviso il rum. In fondo lo spettacolo è eccezionale: mangrovie e verde dappertutto, calma piatta, il fiume largo e lucido per il riverbero, i pesci bollano da tutte le parti (non so cosa possano essere) e dulcis in fundo ogni tanto si intravede la scia di qualcosa di grosso e qualche pinna di tarpon che delfinando taglia l'acqua; mi eccita !! Sono sicuro che è il grande momento, monto un magnum da 12 centimetri , finale in acciaio da 40 libre e impongo di essere portato verso riva per qualche lancio; niente da fare, i "compagni", ingurgitando birra, mi assicurano che a riva non "pican", meglio traina, Ok detto e fatto. Una botta che levati, due testate e poi via come un treno, non capisco cosa possa essere ma intanto mi porta fuori filo e filo; il motore asmatico non ce la fa a stargli dietro, chiudo un poco la frizione, che diamine !! ho un 60 libre, breve lotta, non c'è più niente; recupero e il finale di acciaio è troncato, mah forse una piega. I sorrisetti e le battute dei borracieros (ubriachi) non mi destabilizzano più di tanto e nemmeno mi mettono sull'avviso. Troppo eccitato e voglioso di vendetta cambio canna : trecciato da 90 libre, finale acciaio da 80, artificiale da 18 centimetri e in acqua. Non passa molto e quasi mi parte la canna dalle mani, lotta furiosa, frizione, ala, molla, tira; non riesco a capire cosa possa esserci sul fiume che si comporti così; un tarpon ? no non salta; una cubera gigante ? neppure, non fila e non si muove con la necessaria decisione, non mi viene in mente niente, intanto la bestia si fa pesante e si impunta, dura poco: la lenza è di nuovo libera. Recupero demoraliz/incazato ed ecco un rapala maciullato, spezzettato, ancorette raddrizzate o schiacciate, un lampo, mi giro furioso e sbotto : Tiburon !!!??? (squalo); ecco spiegato l'arcano, i borracio ridono, si danno pacche sulle spalle e intonano tiburon, tiburon, tiburon..... Quando si calmano pretendo una spiegazione , io di squali così in un fiume non ne avevo mai incontrati !! Presto detto . più a monte c'è un matadero e buttano gli scarti in acqua. Non avendo portato l'attrezzatura giusta devo desistere; faccio capire agli spiritos/alcoolisti che la giornata e chiusa e che è meglio tornare o gli affondo la barca e le ultime scorte di birra: La minaccia per la barca non ha effetto ma quella sulla birra si, si torna a terra. Arrivati subito caffè, questo non manca mai, baci abbracci, saluti, promesse di amarmi per sempre e, per farsi perdonare mi mettono nel bagagliaio una cassa di gamberi e una dozzina di aragoste. Notevolmente addolcito, anche a causa di un paio di sorsate di rum che ho preso per correggere il caffè, abbraccio tutti e bacio le donne (che diamine sono italiano). Per strada sono preoccupato: se ci fermano in uno dei soliti controlli e trovano gamberi e aragoste ci pelano vivi; sono cose per turisti e vanno comprate nei negozi statali per dollari e con tanto di comprovante (scontrino); per fortuna non succede e tutto finisce bene. Mai fidarsi delle proposte cubane, tempo e denaro buttati ; d'accordo l'avventura c'è stata ma avrei preferito almeno vederli questi tiburon.
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