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La mia prima Cuba

Tuccio2 - 18/11/2005

Correva l’anno millenovecentonovantanove, il mese di ottobre, e con un mio carissimo amico si discute tutte le sere dove andare in vacanza per fine anno, io testardo come un mulo a proporre il Brasile, lui a controbattere con Cuba, ognuno con le proprie motivazioni, da una parte le belle donne, dall’altra idem, da una parte il caldo e le belle spiagge, dall’altra idem con patate, da una parte il fascino del Brasile di Pelè dei pluri campioni del mondo, dall’altra la forza di un piccolo grande popolo contro il colosso USA, cmq. non so come, o meglio non ricordo più come, ma alla fine ha vinto lui e si decide di partire per l’isola di Cuba. Premetto che nessuno di noi conosceva cuba o aveva la minima idea di come fossero le cose lì, quindi, pensando ad una semplice vacanza in riva al mare tra cocco, sole, e divertimento, mi metto immediatamente alla ricerca su internet, e purtroppo non esisteva ancora Cubapratica e probabilmente neanche altri forum, e questo non mi ha permesso di prendere le giuste informazioni, ma semplicemente le classiche info sul denaro la lingua e cosa portare in valigia.
Mi do da fare e trovo un volo per l’avana per 14 giorni presso l’agenzia... Il CTS agenzia turistica specializzata per gli studenti universitari a Palermo, alla modica cifra di L.1.400.000 cadauno, con IBERIA con partenza da Roma, e scalo a Madrid.
Naturalmente essendo uno che ama l’avventura decido/decidiamo, di partire con il solo volo senza neanche una prenotazione di hotel, tanto si dice in giro che cuba è povera quindi gli hotel costeranno pochissimo no?
Partiamo subito dopo le feste di Capodanno, scalo a Madrid, l’aereo è un vecchio Boing 747, in condizioni discrete, verso la fine del volo notturno e dopo una semidormita, conosco un tipo piuttosto strano (che da ora in poi chiamerò il “TIPO”) che si presenta come un esperto di Cuba, vive e lavora in Germania, e per confermare tutto ciò mi fa vedere il suo passaporto effettivamente pieno di timbri cubani, e stranamente del Sudafrica dove dice andare per lavorare, il TIPO ci consiglia e ci invita vista la sua esperienza, di seguirlo al suo arrivo alla ricerca della casa, visto che ci dice che gli hotel sono carissimi, e noi, anche se un po' confusi accettiamo (menomale), arriviamo tardissimo le 23:00 circa, e dopo una litigata enorme del TIPO con un doganiere sui suoi 4 kg. di cioccolata portata, saliamo su di un taxi e andiamo subito alla ricerca della casa, mentre percorriamo le strade dell’avana, il TIPO non fa che chiedere notizie (mancava da cuba da 1,5 anni) all’autista sulle ragazze e le discoteche con un perfetto spagnolo, noi capendo poco e niente dei loro discorsi rimaniamo esterrefatti dal paesaggio che ci scorre dai finestrini ORRENDO case vecchie, strade distrutte e semideserte, sporcizia ovunque, almeno è quello che mi ricordo al buio e morto dal sonno, non eravamo pronti e non sapevamo cosa avremmo trovato a Cuba, il Taxi si ferma nella prima casa e scendiamo io ed il TIPO, rimango folgorato dal bagno che sembrava otturato, visto l’odore, e la piscia gialla che arrivava vicino al cordolo (poi scopro che a cuba sono quasi tutti così) e scappiamo, così per altre 4 case, mentre il mio amico era in come nel taxi, poi sotto il consiglio del TIPO il Taxista ci porta in 5 avenida Miramar, e ci rendiamo subito conto che la situazione cambia, e dopo due case occupate, troviamo la casa perfetta per me ed il mio amico, e di fronte alla nostra, la casa per il TIPO, il tempo di posare i bagaglio e fare una doccia si fanno le 01:00 di notte, decidiamo di andare a letto dalla stanchezza, quando arriva il TIPO ci prende per coglioni e ci porta in Taxi in disco, il tassista consiglia la Macuba definendola la migliore in quel momento, arriviamo paghiamo 15 dollari entriamo, BELLISSIMA, siamo contenti, confusi, morti dal sonno, la disco merita veramente, mha……… il TIPO dopo 30 secondi, neanche il tempo di entrare, ci dice: andiamo, qui chiedono 100 dollari sono pazzi, lo seguiamo ancora più confusi, non capendo cosa sia successo e ci incominciamo a domandare se siamo capitati con uno psicopatico o altro, saliamo sul Taxi che ci porta vicinissimo a casa nostra circa 700 mt. nella nuova disco, si chiamava (mi risulta non esiste più) Commodoro, il mitico Commodoro, entriamo paghiamo altri 15 dollari, il tempo di fare il giro del locale che il TIPO arriva correndo dicendo, andiamo, andiamo le cose sono cambiate anche qui chiedono 100 dollari, ci guardiamo stupefatti e non capendo dove voleva arrivare gli diciamo che volevamo rimanere qui in quanto molto stanchi, in pratica nessuno di noi gli ha chiesto cosa volesse dire con quel pagamento di 100 dollari, eravamo terrorizzati dal TIPO, lui va via, dandoci appuntamento per l’indomani mattina, e noi rimaniamo in disco, dopo 5 minuti, e qualche bicchiere di rum, intuiamo come funzionano le cose e a cosa si riferiva il TIPO con i 100 dollari, un ora dopo, più morti che vivi decidiamo di andare a letto, lasciandoci tutte quelle belle ragazze ed i loro sguardi accattivanti alle spalle.
La mattina dopo decidiamo di andare soli a fare un giro all’avana, e a primo impatto i nostri discorsi cadono sulla possibilità di cambiare meta turistica e di andare in Messico delusi dal primo impatto con la città, e dopo avere pranzato sotto l’hotel avana libre, torniamo a casa a fare una pennichella, visto che nessuno di noi era riuscito a dormire a causa del fuso, per i primi giorni infatti pur andando a dormire alle 4 o le 5 del mattino ci si svegliava alle 8 del mattino come se avessimo dormito per 12 ore.
Alle 15 circa mentre il mio amico dormiva nella sua camera con il condizionatore a palla, mi chiama il padrone di casa, dicendo che il TIPO stava giù ad aspettarmi, scendo velocemente e mi ritrovo davanti a 3 ragazzine di colore (non ricordo neanche se erano carine) il TIPO mi aveva nuovamente sconvolto, e lui con disinvoltura mi dice che le ragazze erano parenti della sua padrona di casa e gentilmente offerte a noi, una era la sua e l’altre erano per me ed il mio amico, mi ha consigliato di scegliere per primo, in modo da prendermi quella più carina, più confuso che persuaso gli rispondo subito, mentendo, che non potevo in quanto il mio amico era in procinto di sposarsi e lo avrei messo in difficoltà, il TIPO con suo grosso stupore e prendendoci sicuramente per f……i, va via scusandosi con le ragazze, dopo qualche minuto torna alla carica chiedendoci di andare via dall’avana per l’oriente dove le ragazze costavano meno, visto che all’avana la situazione era insostenibile, e dopo il nostro ennesimo rifiuto, ci separiamo, noi rimanendo all’avana, e lui chissà dove, da questo momento inizia la nostra vera vacanza, ci prendiamo una macchina a noleggio una mitica Fiat Uno rossa, alla Micar proprio di fronte al Hotel Commodoro, da lì scopriamo un’altra Cuba, incominciamo a girare per l’avana anche con l’aiuto di due baldi giovani che si sono prestati ad accompagnarci in giro per l’avana come due bravissimi ciceroni, in cambio non di denaro ma di due jeans, i giorni passano andando a mare e pranzando sempre a mare con aragosta alla brace, la sera al ristorante italiano Melia sempre vicino al commodoro (che stupidi) spendevamo circa 60 dollari solo per cenare, e dopo in disco tra Macuba e Commodoro.
Gli ultimi due giorni sono stati terribili, avevamo sottovalutato le spese e ci siamo trovati senza soldi, comprese le nostre due carte di credito, e la cosa ci incominciava a preoccupare, avevamo messo da parte i soldi della casa e del visto di uscita, ma mancavano ancora due giorni e bisognava pur mangiare e divertirsi, mi venne l’idea che durante la restituzione della macchina che avevamo noleggiato potevamo utilizzare i soldi bloccati nella carta a titolo di garanzia, così a titolo di cortesia il responsabile della Micar chiama non so chi, e ci sblocca subito la cifra di 200 dollari della garanzia, normalmente l’operazione può impiegare anche più giorni.
Così pur di continuare ad andare in disco e non rinunciare al minimo divertimento, mangiavamo tutto quello che avevamo comprato e messo da parte in quanto faceva schifo, tipo scatolette lasciate in frigo e pane comprato ed abbandonato sempre in frigo, la sera ci permettevamo il lusso di cenare sotto l’hotel havana libre, cercando di spendere sempre il meno possibile.
Che dire, finisco dicendo che l’avana meravigliosa che ho avuto modo di conoscere probabilmente non esiste più, come non esiste più il mitico Commodoro e l’esordiente Macuba, Cuba è profondamente cambiata in questi ultimi anni, si è evoluta, nel bene o nel male non sta a me giudicare.

http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4506&idd=4619

 

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