Racconti
Il Viaggio
Aston Villa 16.03.2005
Credo che il viaggio sia un elemento importante e di
conseguenza non marginale della nostra vacanza.
Personalmente il viaggio inizia quando imbocco l'autostrada che da Torino mi
porta al parcheggio Malpensa 2000 che utilizzo ogni volta.
Non potendo più assentarmi oltre le 2 settimane preferisco essere assolutamente
indipendente quindi niente richieste di passaggi o di venirmi a prendere, meglio
la assoluta autonomia al prezzo di 50/60 euro per 2 settimane.
L'entrata in aeroporto, in qualunque aeroporto, ogni volta e malgrado vent'anni
di aerei mi regala sempre un emozione intensa....sto per partire, stasera sarò
al caldo, in jeans e camicia, in buona compagnia, seduto sulla veranda di
qualche bar a bere qualcosa che comunque avrà' un sapore diverso della stessa
cosa bevuta in Italia.
Inizia il cazzeggio per bar e negozi dello scalo, giornali, qualche libro, un
cappuccio di cui sentirò la mancanza e poco altro.
Prima di imbarcarmi, da buon osservatore do un occhiata ai miei compagni di
volo, italiani per la maggior parte ultracinquantenni, qualche coetaneo, qualche
ragazzo giovane.
Ora coi telefonini anche a Cuba tutti si affrettano a sussurrare emozionati
"my amor sono in aeroporto"......
C'è chi fa incetta di sigarette, chi compra dolci,chi altro,un regalo sarà
sempre bene accetto alla isla.
Ci si imbarca, quando ci sono posti evito la business, preferisco godermi a Cuba
la differenza del costo del boleto.
Quì, se viaggio solo, inizia la lotteria del compagno di viaggio
assegnatoci....
Di solito evito eccessive confidenze ma non per altro e' che mi piace leggere e
guardare i film e, se posso, mi godo il silenzio dopo tanto parlare per lavoro.
Si possono incontrare 2 tipi di vicini di posto; quello che conosce tutto (o così
pensa) e si sente in dovere di tritarti i maroni con tutte le sue storie, i suoi
viaggi e il fatto che lui SA come muoversi, che a lui non lo fregano e altre
amenità simili.
Onde evitare queste forche caudine tengo su le cuffiette per buona parte del
viaggio o almeno fino a quando si addormenta.
Oppure si trova chi e' al primo o ai primi viaggi e allora il tritamaroni
divento io...con la sola accortezza di fermarmi dopo i primi consigli e di
rispondere a precise domande senza voli pindarici e divagazioni varie.
Poi ci sono le cubane.
Le vedo in aeroporto con mariti e fidanzati, maglioni cappotti e espressioni da
italiane.
Poi, durante il volo, piano piano si riappropriano della propria cubanità e
diventano allegre e gioviali, si cercano per l'aereo, si trovano e, rumorose, si
raccontano quanto sia difficile la vita in Italia e di come i loro uomini non
siano più come quando li avevano conosciuti alla isla.
Si arriva e c'è l'immigration....
E' sempre divertente vedere gente che in Italia sbuffa appena suona il metal
detector e lancia occhiatacce agli addetti che chiedono loro di togliersi
qualche indumento diventare disciplinati agnellini appena un, ragazzetto con la
divisa marrone, gli apre la valigia prelevando tutto ciò che non si può
portare a Cuba e anche altro.
Tutti in fila allineati e coperti...e poi dicono che gli italiani sono
indisciplinati....
Ritirata la valigia, si apre la porta dell'aeroporto e qualcuno, sorridente e
dalla pelle ambrata mi viene incontro....
Buona vacanza....
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