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L'effetto Cuba

 

Ciao queste righe che seguono sono... l'effetto Cuba, le riflessioni nate ora dopo ora dopo un viaggio fatto quasi per caso, con tanti libri sotto mano e poche idee chiare su questo paese che mi si è svelato solo ora in tutta la sua bellezza e di cui oggi credo sia doveroso parlare per distruggere i luoghi comuni, quasi una sorta di embargo non scritto ma molto efficiente, che circola in occidente e in Italia attorno al solo nominare questa meravigliosa e sconosciuta isola. Sono tornata ieri in Italia e sono felice di avere scoperto oggi il vostro sito, perché sento il dovere di parlare a tutti e quanto più possibile di tutto questo, complimenti e buon lavoro...

Non pensavo che, dopo la luce verticale di New York, dopo il gioco irridente di Las Vegas, dopo il nostro bel Mediterraneo, dopo tanta Italia, dopo Israele, terra magica e violenta, di sfide e di luce, dopo il duro fascino del Giappone, cortese e impenetrabile, e dopo la storia che ti sfida violenta quando avvicini la Cina, non pensavo proprio che un'isola, una piccola isola fatta di musica, potesse riservare tante emozioni, che potesse trasmetterti istantaneamente così tanto di sé e risucchiarti, angolo dopo angolo, muro dopo muro, nel desiderio persino fisico di capire e di sentire, non solo la storia ma addirittura la vita che qui si avvicenda, sotto i raggi di un sole che fascia ogni dettaglio facendo di tutto esistere e vitalità. Non capivo perché, leggendo qualsiasi guida, tanto e ovunque si dicesse che i cubani scrivono, ma quando cammini sotto il cielo di Habana, capisci che la gente che vive dentro questa luce cristallina, che sbriciola muri scoloriti e vivi di emozioni, che vibra dolce, impietosa eppure carezzevole, su ogni finestra, non può restare muta, perché Cuba tutta cerca la propria voce in continuazione, e per questo Cuba è terra di musica, perché tutto vi risuona. Cuba è il misterioso e il meraviglioso, è lo scontro e l'incontro delle forze della natura e della storia in tutte le loro tensioni ideali più profonde. Cuba è musica, storia e danza, ma anche armi per difendere idee fino alla fine, ovvero al loro trionfo... hasta la victoria siempre: capisci cosa vuole dire davvero solo quando lo leggi lì.... Questo slogan così usurato e strumentalizzato è invece così ricco di significati altri in questa terra! Partivamo ed ecco il più logico saluto che puoi leggere lasciando Cuba: viva Cuba libera, autonoma, indipendente e sovrana. Così come è: una terra orgogliosa che paga con il sangue il proprio orgoglio pur di affermarlo. Non c'è popolo oggi che abbia un patrimonio così complesso e ancora così ricco di valori forti e profondi, di storia, di uguaglianza e disparità. E' la terra del più grande degli eccidi, uno sterminio che ha distrutto un popolo, ma non se ne parla; sulla deportazione di una civiltà lontana, tanto da provenire dalla parte opposta del globo, poggia l'origine del ritmo che oggi scuote l'intera isola e affascina il mondo, eppure di tutto questo nulla si ricorda nella malinconia, e tutto si purifica nel sole, generando vita e non odio, generando musica. Cuba è un inno alla vita nei suoi valori più veri e legittimi: la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, la dignità. Cuba è pura utopia, e per questo fragile, fragilissima e meravigliosa, di cristallo, come l'acqua che la circonda: trasparente e leggera sa covare inarrestabili uragani. Cosa è nascosto nell'animo dei cubani, capaci di resistere alla storia e di sfidare a oltranza il sopruso del più violento e potente dei poteri, quello economico? Cosa c'è nell'animo dei cubani, che per dei hanno gli uomini e la loro storia? Lucente e fisico paradiso senza miti in cielo, come sfida a ricordare ogni angolo del cielo stesso, quando lo sguardo scorre lungo il tronco ironicamente grigio cemento di una palma, e fugge a perdersi in un azzurro senza confini, per ricadere, come in un arcobaleno invisibile, sui riflessi cangianti di vetri e metalli lucidati da mani mai stanche di lavorare eppure non schiave, ribellione eterna a schiavitù secolari. E' davvero qui il paradiso?? Mi pare di sì! Terra misteriosa, che accoglie il meglio delle molte e delle tante genti che qui hanno potuto e dovuto scontarsi e reincontrarsi, terra nata da battaglie che tutto ricorda e confonde nella musica; dove puoi trovare ciò? Qui vive e sopravvive l'esotismo romantico, l'idea e l'ideale d'uomo, il desiderio e la capacità di lottare per un'idea, tutto ciò che è scomparso e cancellato dal rumore vuoto che le telenovele occidentali vomitano su menti appiattite e incapaci ormai persino di ricordare quanto non sanno più capire. Cuba: una cornice da paradiso terrestre capace di produrre armonia a partire dalle atrocità indispensabili della storia e dell'uomo: forse per questo, con la tipica profonda e benevola ironia, ha eletto la danza, linguaggio dell'anima e del corpo, universale per definizione, come propria e più vera lingua ed espressione: qui non si vive, qui si esiste. E' l'altezza stessa degli alberi a ricordartelo continuamente: gli uomini devono toccare il cielo e non essere schiavi della terra. Non si può che restare stregati da questo incontro che è fusione e magia, emozioni di un viaggio che resta e si scrive dentro all'anima lasciando un languore malinconico all'idea di allontanarsi. Così voglio raccontare Cuba a tutti coloro che non la conoscono perché abbiano voglia di scoprirla; abbiamo un debito anche noi verso questa piccola e sconosciuta nazione, monumento vivente alla passione umana più pura, e la piccola cosa utile che possiamo fare oggi per aiutare questo paese di cui si racconta poco e male è essere turisti in questa terra.

A chi ha la pazienza di arrivare fino all'ultima riga spero tutto questo faccia nascere la curiosità e il desiderio di scappare a visitare e scoprire questa arcana terra. A presto, o arrivederci a Cuba!

Ilaria - 02.04.2005 via e mail

 

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